Dal 26 maggio al 16 luglio 2006 la GAMeC presenta la mostra Aesthetics / Dietetics, a cura di Mizuki Endo, vincitore della III edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize.

Endo, segnalato da Yuko Hasegawa (Chief Curator del Museum of Contemporary Art, Tokio), è stato premiato lo scorso giugno 2005 da una giuria composta da Bob Nickas (Curatorial Advisor del PS1 Contemporary Art Centre / A MoMA Affiliate, Long Island – New York), Beatrix Ruf (Direttore della Kunsthalle, Zurigo) e Giacinto Di Pietrantonio (Direttore della GAMeC, Bergamo).

La mostra Aesthetics / Dietetics offre uno sguardo sull’arte contemporanea asiatica attraverso i lavori di Kikuko Nomi, Tsuyoshi Ozawa, Gary Ross Pastrana e Tadasu Takamine. Le opere di questi artisti mostrano la necessità di ricercare un’idea di “estetica” alternativa, nell’epoca della globalizzazione economica e del progressivo multiculturalismo della società, ripensando e riformulando i modi di concepire il corpo e lo stile di vita attraverso i gesti quotidiani. Nel contesto di Aesthetics / Dietetics questa riflessione viene spiegata partendo dal concetto di “dieta”, nella sua accezione di “condotta di vita” (diaita), che in greco antico indica una pratica etica che conferisce una valenza estetica a tutti i momenti e ai gesti della vita quotidiana.

L’installazione Letto di Kikuko Nomi Nedoko, rilegge l’atto naturale del dormire trasformando una comune stanza da letto in qualcosa di profondamente estraneo. L’opera Vegetable Weapon di Tsuyoshi Ozawa suggerisce ulteriori significati per oggetti familiari, in questo caso verdure che vengono trasformate in armi. Così facendo l’artista crea una metafora della militarizzazione della vita quotidiana e, al tempo stesso, suggerisce una soluzione ironica e paradossale al problema della “digestione” della corsa agli armamenti. L’installazione di Gary Ross Pastrana funziona come uno spazio pubblico in cui le possibilità estetiche delle attività quotidiane di ciascuno emergono attraverso l’incontro con i processi di crescita della natura e il movimento di esseri viventi, attraverso l’uso di materiali organici e animali. Il video di Tadasu Takamine, God Bless America, mostra il tentativo di interiorizzare l’America e i suoi miti da parte dell’artista e della sua ragazza che per realizzare l’opera hanno vissuto chiusi nello studio dell’artista 18 giorni. Senza utilizzare icone politiche, Takamine indica come le azioni quotidiane, quali mangiare, dormine, fare l’amore, ecc., possano divenire veicolo di contemplazione estetica e azione sociale.

La mostra è realizzata con il contributo di Japan Foundation e Pola Art Foundation.