Dal 19 febbraio al 28 marzo 2016 la GAMeC ospita la mostra Atlante delle immagini e delle forme. Le nuove donazioni per la GAMeC, che presenta al pubblico una selezione delle opere recentemente donate al museo.

Diciassette gli artisti coinvolti, a tracciare un percorso eterogeneo che copre generazioni di artisti italiani e stranieri dagli anni Sessanta ad oggi che spinge lo sguardo verso le più recenti istanze della scena contemporanea internazionale. In mostra opere di Getulio Alviani, Cory Arcangel, Stefano Arienti, Mariella Bettineschi, Luciano Fabro, Ferrario Frères, Invernomuto, Renaud Jerez, Corrado Levi, Ken Okiishi, Adrian Paci, Giulio Paolini, Emilio Prini, Dan Rees, Sarah Sparkes, Josh Tonsfeldt e Remco Torenbosch.

Lavori che raccontano gli ultimi anni di storia della GAMeC e che vanno ad accrescere ulteriormente il valore della Collezione Permanente del museo, che sin dalla sua fondazione, nel 1991, ha perseguito un’importante politica di acquisizioni attraverso donazioni ed è stato oggetto di interesse di numerosi artisti, collezionisti, enti pubblici e privati che hanno voluto donare opere alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della città di Bergamo.

Da sempre, infatti, la GAMeC si è adoperata affinché la politica delle esposizioni – che ricopre un ruolo nodale nella vita di un museo dedicato alla contemporaneità – lasciasse un segno preciso nella collezione; si tratta di un orientamento concreto che dà al museo un futuro nel conservare la memoria della sua attività. Una “missione” confermata da M. Cristina Rodeschini nel catalogo che accompagna l’esposizione: “la GAMeC, avendo operato con lungimiranza e freschezza, presenta oggi gli esiti di un interessante lavoro di scandaglio internazionale messo a segno attraverso un’inedita politica di Premi (per curatori under 30 con il Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte e per artisti disposti a cimentarsi con il tema della scienza con il Meru Art* Science Award), grazie a un’attenzione particolare verso giovani artisti – con la serie di mostre in onore di Arturo Toffetti – e, più in generale, grazie a solidi rapporti con personalità affermate”.

Al contempo, Giacinto Di Pietrantonio sottolinea il valore del dono e la natura dell’esposizione, che “[…] non vuole essere una mostra tematica ma una testimonianza della memoria espositiva e culturale della GAMeC, da un lato, e, dall’altro, della generosità dei donatori, un attestato di stima nei confronti del museo. L’atto del donare sottolinea la necessità di essere amici della GAMeC, perché amicizia e dono sono sempre legati. La mostra, infatti, non racconta solo la storia del continuo sviluppo di una collezione, ma narra soprattutto di amicizie e di rapporti umani, preziosi tanto per la vita del museo quanto per quella di ciascuno di noi”.

La mostra Atlante delle immagini e delle forme presenta quindi al pubblico una selezione di opere eterogenee donate da artisti o dai loro eredi, da collezionisti, da soggetti pubblici e privati: dipinti, sculture, installazioni, disegni, fotografie e opere video, per la maggior parte esposte in occasione delle più recenti mostre temporanee ospitate alla GAMeC.

Accompagna la mostra un catalogo edito da GAMeC Books