La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo inaugura il secondo intervento per Palestra, la nuova iniziativa rivolta agli esponenti più giovani della scena artistica contemporanea. Dopo aver ospitato la mostra di Alberto Guidato, la struttura di legno e vetro posta al centro del cortile della GAMeC accoglie Bookshop, un progetto inedito di Stefano Romano.

Questo nuovo intervento parte dall’idea di capovolgere la funzione originaria di questo luogo (un bookshop dedicato alle pubblicazioni d’arte, appunto) invertendo la logica sia dell’acquisto sia della distribuzione del sapere, del dare e dell’avere, della comunicazione e della relazione tra persone.

Stefano Romano ha invitato più persone – direttamente o tramite annunci sparsi nella città – a donare libri di cui, per ragioni svariate, intendevano liberarsi o che desideravano mettere a disposizione degli altri. I libri così raccolti diventano il centro dell’intervento dell’artista, che li accumula nella struttura della GAMeC (precedentemente usata come bookshop) impilandoli fino a rivestirne completamente le pareti in vetro. In questo modo l’ambiente stesso si trasforma in una struttura percorribile dallo spettatore che si immerge, sia dal punto di vista visivo sia da quello olfattivo, in un universo fatto dei desideri di tutte le persone coinvolte in questo progetto. Tutti generi della cultura – da quella alta a quella più popolare, dalla letteratura di finzione alla divulgazione scientifica – confluiscono in questa sorta di ritratto collettivo in cui le individualità si auto-rappresentano attraverso il gesto del dono e dello scambio.

Il passo successivo di questo progetto sarà quello di donare tutti i libri all’Associazione Papillon, un gruppo no profit che opera all’interno del carcere di Rebibbia, rifornendo la biblioteca interna di libri e operando nel campo del collegamento tra le differenti biblioteche delle carceri italiane. Ancora uno scambio, quindi, per questi libri che attraversano e modificano lo spazio, il tempo, la loro funzione e il concetto stesso di proprietà.
Stefano Romano (Napoli, 1975) vive e lavora a Bergamo. Ha esposto in mostre collettive presso Viafarini (Milano, 2003), al Parc des Expositions de la Ville de Mulhouse (Francia, 2002), al Coolidge Corner Theatre di Boston (2001) e al Centre Culturel Francais di Torino (2000).