Per approfondire e conoscere il lavoro originale e poliedrico di Mario Cresci, personalità tra le più ricche per attraversamenti culturali ed esiti, GAMeC propone tre appuntamenti, occasioni di dialogo con l’artista e sull’artista. Gli incontri, a ingresso gratuito, sono tenuti dalla curatrice della mostra, dal conservatore della Pinacoteca dell’Accademia Carrara e da studiosi – critici, storici dell’arte, docenti universitari – che hanno contribuito ad analizzare, nel catalogo, alcuni degli elementi chiave del lavoro di Cresci, tra cui la relazione sempre negoziata col tempo e gli oggetti, il rapporto tra l’uso del mezzo fotografico e lo spazio, la volontà di sfuggire alle definizioni e alla deriva estetica del suo lavoro.

Giovedì 23 febbraio ore 20:00 
M. CRISTINA RODESCHINI e GIOVANNI VALAGUSSA
Impronte del passato: i calchi in gesso dell’Accademia Carrara di Belle Arti tra forza dell’immagine e fragilità della materia 

La collezione di gessi dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo è formata da una sessantina di pezzi, molto diversi tra loro per scelta degli originali (classici, medievali, rinascimentali), per epoca di realizzazione e per conservazione attuale. Nel corso degli ultimi decenni se ne è “dimenticata” l’identità. Riscoprirli oggi significa individuare la loro storia, rileggerne l’importanza nell’immaginario figurativo neoclassico, ripercorrerne, quando è possibile le vie di arrivo in Carrara e illustrarne le possibilità di recupero conservativo, anche per proporre, così, nuove possibili soluzioni espositive.

Giovedì 9 marzo ore 20:00
MARIO CRESCI, ENRICO DE PASCALE e MARCO SENALDI
ArtCrossing. Percorsi incrociati 

La produzione di Mario Cresci, qui in dialogo con Enrico De Pascale e Marco Senaldi, viene analizzata nelle sue molteplici intersezioni con il mondo delle immagini, in particolare con quelle provenienti dalla Storia dell’Arte, passata e recente. Punto di partenza di questo viaggio immaginifico è la visionaria e spettacolare installazione Ipsa ruina docet allestita nello Spazio Zero della GAMeC con i calchi della Gipsoteca dell’Accademia Carrara.

Giovedì 23 marzo ore 20:00
MARIO CRESCI, MARCO ROMANELLI e ROBERTA VALTORTA 
L’opera di Mario Cresci come ipertesto

L’opera di Mario Cresci presenta, sin dagli esordi, caratteri di transdisciplinarietà, dalla fotografia al graphic design, dal disegno all’installazione, al video. L’artista non passa solamente da un medium all’altro, ma compie anche continui percorsi dal presente al passato, offrendo le sue immagini a molte interpretazioni successive, cosciente del fatto che in arte non vale la certezza, ma il dubbio. A partire da questo, viene proposta un’analisi dell’opera di Cresci come “ipertesto”, pronto a essere attivato attraverso opportune parole chiave, ovvero le forme e i temi preferiti dall’artista.