La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea è il museo della Città.
È nata dalle donazioni di cittadini di Bergamo, come Gianfranco Stucchi e Gianfranco Spajani, dalle donazioni di bergamaschi che hanno superato, con la loro arte, i confini della nostra città, come Giacomo Manzù. Con le sue collezioni permanenti e il suo ricco programma di esposizioni temporanee e di iniziative sin dalla sua fondazione, nel 1991, la GAMeC ha dimostrato di sapere intrecciare lo studio e la valorizzazione dei grandi maestri del novecento con la promozione e l’attenzione per i giovani artisti, dando vita a una rete di attività che ha connotato fortemente il territorio, dentro e fuori il museo, ed ha rafforzato la vocazione della GAMeC ad essere un museo accessibile dal punto di vista fisico, economico, linguistico e culturale, che promuove il diritto di ogni individuo a godere dei beni culturali.

Così la GAMeC ha saputo valorizzare il proprio patrimonio mettendolo al centro di riflessioni in cui educatori e mediatori museali, migranti e studenti, giovani e adulti hanno condiviso processi e percorsi mirati alla valorizzazione da un lato dell’identità e dall’altro della valenza interculturale e di integrazione del patrimonio artistico.

Ora, nell’ambito di un progetto realizzato con il contributo della Regione Lombardia, in chiusura dell’Anno Europeo della Creatività e dell’Innovazione, la GAMeC vuole focalizzare l’attenzione sull’arte contemporanea, vista come strumento di integrazione sociale e culturale, promuovendo la lettura e la comprensione dei risvolti e dei significati di questo mezzo, attraverso una pluralità di punti di vista, di narrazione e di ascolto che si snodano da sempre intorno all’arte.

Così, in occasione delle feste natalizie, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea fa dono alla città di una ricca serie di iniziative per adulti, famiglie, bambini, migranti, disabili, in nome dell’intercultura, della creatività e dell’accessibilità. Le iniziative sono rese possibili dalla passione e dal lavoro del gruppo degli educatori e dei mediatori museali che costituiscono l’anima dei Servizi Educativi.