Dal 22 ottobre 2004 al 25 aprile 2005 la GAMeC prosegue la serie di personali dal titolo Special Guest con l’opera inedita di John Armleder dal titolo Voltes IV. Il progetto dell’artista svizzero, tra i più celebri della generazione post -concettuale e attivo sin dalla fine degli anni ’60 come co-fondatore del gruppo di artisti di ispirazione Fluxus “Ecart”, prosegue l’iniziativa della GAMeC inaugurata lo scorso settembre con Saxifraga di Paul Morrison.

Il format di Special Guest prevede la realizzazione di opere uniche, concepite in funzione della singolare struttura che le ospita – una grande aula unica, disegnata dallo Studio Gregotti Associati, di oltre 170 m² per una doppia altezza di circa 7 m: un particolare spazio espositivo, questo, che ispira interventi monumentali e opere suggestive, in cui lo spettatore si ritrova immerso.

Il progetto, Voltes IV, avvolge il visitatore in un gioco di luci e grafismi: l’intera parete di fondo della sala è occupata da un target del diametro oltre 6 metri interamente realizzato con neon di luce bianca che si illuminano a intermittenza. L’artista utilizza lo spettro luminoso e il movimento e crea così un’opera carica di una bellezza ipnotica e astratta, che trasforma un elemento comune come il neon in un motivo di eleganza rarefatta. Nelle sue opere, Armleder propone una riflessione lucida e ironica che spazia lungo la storia delle forme artistiche del XX secolo, mescolando pittura, scultura, installazione ambientale e sonora, video e ready-made. Tutti i suoi lavori indagano la stretta relazione tra arte e vita quotidiana, funzionalità e teoria, avanguardia e oggetto d’uso quotidiano.

L’artista offre al suo pubblico una duplice esperienza: quella dell’analisi e della riflessione sull’arte come linguaggio – attraverso frequenti rivisitazioni e citazioni dell’arte del passato – senza mai separare questo momento dal piacere estetico e della ricerca della bellezza. Con la sua capacità di dissimulare dietro una superficie ornamentale un chiaro atteggiamento di matrice concettuale, l’artista crea ogni volta opere che fondono un’ironia colta e arguta con una fascinazione quasi pop per il mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, l’estetica dei consumi con la riflessione sul ruolo e il posto dell’arte nel sistema culturale contemporaneo.

Nella tradizione di Special Guest il catalogo che accompagna la mostra, edito da Silvana Editoriale, è esso stesso un “progetto d’artista”, ideato e progettato da Armleder e corredato da testi di Giacinto Di Pietrantonio – Direttore della GAMeC – e Eric Troncy – Direttore de Le Consortium di Digione. Chiudono il catalogo l’intervista all’artista condotta da Alessandro Rabottini, Curatore della GAMeC e schede critiche di Bruna Roccasalva.

La mostra è stata realizzata con il supporto della Fondazione svizzera per la cultura Pro-Helvetia