Proiezione del video realizzato per la II edizione del progetto Museo Chiama Artista, promosso da AMACI e parte della mostra L’albero della cuccagna. I nutrimenti dell’arte, a cura di Achille Bonito Oliva

Lo Spazio ParolaImmagine della GAMeC ospita l’opera di Marinella Senatore Jammin’ Drama Project, realizzata per la seconda edizione di Museo Chiama Artista, a cura di Ludovico Pratesi e Angela Tecce.
L’opera è stata commissionata dal Servizio architettura e arte contemporanee della ex PaBAAC – Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani ed è stata presentata dai musei associati AMACI nella stagione espositiva 2014–2015, in un intenso programma itinerante.

Il film Jammin’ Drama Project è stato realizzato ad Harlem, New York, e ha riunito diverse comunità residenti, associazioni di afroamericani, ispanici, gruppi di poeti, rapper, studentio semplici cittadini, con oltre cinquecento persone coinvolte che hanno lavorato fianco a fianco per dare vita a un canovaccio, poi recitato da due attori professionisti (non appartenenti alle comunità), in presenza degli autori. Un lavoro liberamente ispirato alla pellicola di John Cassavetes Love Streams (1984), iniziato dall’artista nel 2011 e sviluppato e portato a termine nel 2014 grazie alla chiamata di AMACI.

Un modello di partecipazione diretta basato sul dialogo tra identità, generazioni, razze e culture diverse, che ha assunto la forma finale di una jam session di idee, pensieri, desideri e esperienze condivise, per analizzare le modalità di convivenza in una società sempre più globalizzata.

Il progetto, in visione fino al 22 ottobre 2015, è inoltre parte della mostra L’albero della cuccagna. I nutrimenti dell’arte – a cura di Achille Bonito Oliva e realizzato in occasione di Expo 2015 – che prevede la committenza ad artisti italiani e stranieri di un’opera dedicata al tema dell’albero della cuccagna, al fine di collegare musei e istituzioni pubbliche e private in una rete espositiva in continua evoluzione.