La fotografia di paesaggio tra tecniche moderne e antica tradizione

Con una mostra dedicata ai fotografi Long Chin-San (1892-1995) e Mario Finazzi (1905-2002) si inaugura quest’anno la collaborazione tra I Maestri del Paesaggio, il convegno di paesaggisti che si tiene a Bergamo per la quarta edizione dal 6 al 21 settembre, e GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.

Il suggestivo nucleo di 40 immagini dei due fotografi, conservate nell’Archivio Finazzi in deposito alla GAMeC, costituisce lo spunto per una riflessione sul raffinato modo di guardare il paesaggio da parte dei due protagonisti della fotografia internazionale.

Alle immagini del maestro cinese viene affiancata una selezione di scatti di Mario Finazzi, a testimonianza del dialogo aperto tra due culture diverse, ma che presentano interessanti punti di contatto.

Long Chin-San è allo stesso tempo erede di una sensibilità iconografica orientale e attento sperimentatore delle nuove tecnologie fotografiche; la sua eccezionale qualità tecnica e interpretativa si unisce all’avanguardia tecnologica, stringendo arte e fotografia in un’alleanza di sublime armonia.

Mario Finazzi si dedica alla fotografia con assiduità e autorevolezza tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del Novecento. Come spesso accadeva, le partecipazioni a mostre fotografiche e la pubblicazione di fotografie su riviste internazionali accendono attenzioni reciproche che danno luogo a uno scambio di fotografie tra i due professionisti. È questa l’origine della presenza di opere fotografiche di Long Chin-San nell’archivio di Mario Finazzi.

La mostra, organizzata in occasione della manifestazione I Maestri del Paesaggio, costituisce un’occasione unica per mettere a disposizione del pubblico l’eccezionale ritrovamento.

La mostra sarà presentata al pubblico il prossimo 4 settembre da M. Cristina Rodeschini (Responsabile Divisione Accademia Carrara e GAMeC, Direttore), Gabriele Rinaldi (Direttore dell’Orto Botanico di Bergamo) e Lello Piazza (fotografo naturalista e photo editor per riviste specializzate).