Il progetto “12 narratori in cerca d’autore” si basa sull’esperienza pluriennale maturata dalla GAMeC sul fronte delle politiche di sviluppo dell’accesso e di inclusione sociale/culturale, con il coinvolgimento attivo di Mediatori Museali di origine immigrata nella programmazione culturale ed educativa del Museo.

A partire dal 2007 i Servizi Educativi della GAMeC hanno infatti dato vita a un gruppo di mediatori provenienti da diversi Paesi, che nel corso degli anni hanno acquisito una elevata conoscenza della storia dell’arte e competenze tali da permettere loro di condurre non solo visite in lingua madre per migranti o per turisti, ma anche percorsi narrati per progetti interculturali, seminari di alta formazione per studenti universitari, corsi di aggiornamento per docenti, progetti di accessibilità nella casa circondariale o con i disabili. Alcuni di loro sono diventati mediatori presso altri musei – Accademia Carrara, Pinacoteca Nazionale di Brera, Museo del Novecento di Milano –, altri hanno conseguito l’abilitazione come guide della Provincia di Bergamo.

A sette anni dalla nascita di questo gruppo, cui la GAMeC ha sempre dedicato particolare attenzione promuovendo costanti occasioni formative, i Servizi Educativi del Museo hanno dato vita a un ulteriore step con il progetto “12 narratori in cerca d’autore”, nell’ambito del quale si è creato un intreccio tra collezioni permanenti, patrimonio culturale immateriale (memorie e tradizioni) e identità culturali (locali, europee e con un’apertura internazionale), che grazie alla collaborazione con il corso di Digital Video della NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano ha consentito di ingaggiare le nuove generazioni in una progettualità creativa.

Al progetto “12 narratori in cerca d’autore” hanno partecipato: Damaris Cuevas (Cuba), Alzira Maria Da Costa Baia (Brasile), Julinda Doci (Albania), Elena Dorofeeva (Moldavia), Doina Ene (Romania), Anita Gazner (Ungheria), Anahì Gendler (Israele), Joviča Momcilovic (Serbia), Junko Nishimori (Giappone), Ann Cristin Tan (Svezia), Anna Zhang (Cina), Maedeh Ziarati (Iran).

Promosso dai Servizi Educativi della GAMeC, con la responsabilità del progetto di Giovanna Brambilla, il percorso si è avvalso del prezioso supporto di Maria Grazia Panigada, Tramiteteatro, esperta di narrazione in contesti museali, Eros Gioietto, docente del corso di Digital Video, Biennio Specialistico in Design della Comunicazione, Francesco Zaccaria, assistente di Eros Gioietto, per supporto alle riprese video, studenti del corso di Digital Video.

Pensato per un pubblico variegato – studenti, giovani, adulti, migranti, profughi, scuole, il progetto “12 narratori in cerca d’autore” ha coinvolto i Mediatori Museali in un percorso di formazione condotto da Maria Grazia Panigada, esperta in narrazione in contesti museali, che aveva già collaborato con GAMeC. Il percorso ha portato alla creazione di altrettante narrazioni in lingua italiana e in lingua madre (per l’Europa: albanese, portoghese, romeno, russo, serbo, spagnolo, svedese, ungherese; per l’area internazionale: cinese, ebraico, giapponese, persiano), ognuna delle quali legata a un dipinto della Collezione Permanente e risultante da un intreccio tra avvenimenti storici (macrostoria), dati artistici e vissuti autobiografici, al fine di incoraggiare una nuova modalità di approccio alle opere.

Dopo il lavoro di Maria Grazia Panigada con i mediatori alla costruzione delle narrazioni, queste sono state riprese integralmente in video e rielaborate dagli studenti NABA. Due le particolarità: a) tutte le narrazioni sono state riprese sia in lingua italiana che in lingua madre; b) le riprese sono state fatte davanti all’opera, ma anche davanti a una proiezione a parete della stessa in formato decisamente più grande dell’originale.

Grazie alla condivisione del progetto con i docenti e gli studenti del corso di Digital Video della NABA, vi è stata la possibilità di sperimentare un circolo virtuoso di linguaggi. Le narrazioni sono state costruite non solo per un futuro pubblico “in presenza” al Museo, ma per gli studenti stessi della NABA, che su di esse e sulle opere scelte dai mediatori hanno dovuto lavorare alla realizzazione di un video originale, con un linguaggio proprio. In tal senso, il Museo si è configurato come luogo non solo di promozione della cultura, ma anche di valorizzazione dei talenti emergenti con un’importante opportunità di lavoro.

Il progetto è documentato nel volume Un patrimonio di storie. La narrazione nei musei, una risorsa per la cittadinanza culturale, a cura di S. Bodo, S. Mascheroni e M. G. Panigada (Mimesis Edizioni, Milano 2016), disponibile on-line e in libreria dal 5 maggio 2016.