Nell’ambito della mostra Fossi io teco; e perderci nel verde, progetto vincitore della dodicesima edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte, a cura di Greta Martina, tra marzo e maggio 2025 saranno presentate performance, workshop e spettacoli teatrali a Bergamo e nei dintorni della città: eventi che promuovono un’immersione consapevole e contemplativa nel verde e che condurranno i partecipanti in una profonda esperienza sensoriale.
Sabato 17 maggio, ore 17:00
Bergamo, Valle della Biodiversità
Tempeste. L’olivo, il vino, le pietre: trilogia della rinascita
Spettacolo della compagnia O Thiasos TeatroNatura
Scritto e narrato da Sista Bramini
Polifonie della tradizione mediterranea e orientale trascritte e interpretate da Camilla Dell’Agnola e Nora Tigges
Tre antichi miti da Le Metamorfosi di Ovidio che, in modo diverso, parlano di catastrofi e rinascite: il primo narra l’origine dell’ulivo che gli antichi collegavano alla fondazione di Atene e alla nascita della democrazia; il secondo è legato alla nascita del vino: una catastrofe sentimentale trasformerà il dolore individuale in un bene comune; nel terzo a rinascere è il genere umano.
In questi tre miti sono evocate relazioni inedite tra gli dei, le donne, gli uomini e gli animali, relazioni che ci invitano a ripensarci e immaginarci in modo nuovo, forse per prepararci a un mondo nuovo.
Nel suggestivo scenario della Valle della Biodiversità e nello storico Monastero di Astino, narrazioni e polifonie si intrecciano nel tessuto emotivo e spirituale delle storie e nel rapporto vivo e diretto con il pubblico.
Luogo di partenza:
Valle della Biodiversità – Via Allegrezza, angolo Via Astino – Bergamo
Luogo di arrivo
Monastero di Astino – Via Astino, 13 – Bergamo
In caso di maltempo la performance si terrà interamente nel Monastero
Si ringrazia l’Orto Botanico di Bergamo per la preziosa collaborazione
Evento gratuito
Prenotazione obbligatoria: biglietteria@gamec.it
Appuntamenti precedenti
Domenica 16 marzo, ore 11:00-13:00
Performance
Superpaesaggio
di Attila Faravelli, Enrico Malatesta, Nicola Ratti
Rocca, Bergamo Alta
Un’azione performativa che esplora l’ascolto come esperienza di movimento e relazione tra corpo, spazio e suono. Guidati dagli artisti Attila Faravelli, Enrico Malatesta e Nicola Ratti, i partecipanti interagiranno con l’ambiente circostante attraverso altoparlanti portatili, walkman, microfoni e materiali audio preregistrati. Gli elementi sonori saranno messi in relazione con oggetti trovati in loco, al fine di trasformare lo spazio in un elemento attivo del paesaggio sonoro. Nell’ambito della performance, infatti, il suono è vissuto non come elemento passivo, bensì come una forma attiva di esplorazione e connessione, all’interno di un percorso di scoperta e partecipazione.
Performance
Rudimenti
di Enrico Malatesta
GAMeC
Progetto in continua evoluzione attraverso cui l’artista Enrico Malatesta studia le potenzialità espressive delle percussioni, Rudimenti combina la scrittura di testi e partiture con la formalizzazione di esercizi di ascolto e lo sviluppo di un archivio sonoro in costante espansione. Per questa occasione, l’artista presenterà Bilia, uno strumento ideato in collaborazione con Attila Faravelli per la serie Aural Tools composto da cinque sfere di legno di diversa tipologia. La performance, eseguita interamente in acustico, si svilupperà secondo quello che l’artista definisce un “moto di orizzontalità”, in cui suono, gesto e spazio descrivono un intreccio sonoro sensoriale e relazionale.
Programma
Ore 10:45 – Ritrovo all’ingresso del complesso della Rocca
Ore 11:00-12:00 – Performance Superpaesaggio
Ore 12:00-12:30 – Trasferimento a piedi verso la GAMeC
Ore 12:30-13:00 – Performance Rudimenti
Si ringrazia per la collaborazione il Museo delle Storie di Bergamo
Evento gratuito
Posti limitati; prenotazione obbligatoria: biglietteria@gamec.it
L’adesione si intende per l’intero evento; non è possibile partecipare a uno solo dei due momenti
Sabato 12 aprile, ore 11:00
Performance
The Missing Forest
di Valentina Viviani
GAMeC
The Missing Forest è una camminata performativa nata dalla ricerca dell’artista argentina Valentina Viviani sul movimento indiano Chipko, sviluppatosi in India negli anni Settanta: un’azione di resistenza pacifica in cui gli attivisti abbracciavano gli alberi per impedirne l’abbattimento (“chipko” in hindi significa “abbracciare”).
Il progetto si collega inoltre a una serie di proteste avvenute a Córdoba nel 2017, ed esplora le coreografie dei corpi che abbracciano gli alberi come atto di memoria e di resistenza.
L’intervento performativo, promosso in collaborazione con il Politecnico delle Arti di Bergamo, si articola in due workshop preliminari dedicati agli studenti dell’Accademia di Belle Arti – giovedì 10 e venerdì 11 aprile – e si conclude con una performance aperta al pubblico, su prenotazione, che connette questi movimenti alla città di Bergamo, ai suoi luoghi e alle sue storie, riflettendo sulle forme di protezione, di resistenza e sulla memoria del corpo.
Evento gratuito
Posti limitati; prenotazione obbligatoria: biglietteria@gamec.it