Lorenzo Bonaldi

Lorenzo Bonaldi (1915-2001), ha sempre vissuto a Bergamo. Iniziò la sua attività nel 1936 nel settore delle motociclette e ha sempre proseguito in tale ambito, nonostante le vicende belliche lo abbiano costretto ad alternare il lavoro con il lunghissimo periodo di servizio militare.

Nel 1959 ottenne la concessione per la provincia di Bergamo della Volkswagen e della Porsche, a cui si aggiunse per un certo periodo, sul finire degli anni Sessanta, la BMW e infine la Audi NSU e la Skoda quando queste furono acquisite dal gruppo Volkswagen.

Nel corso degli anni le capacità personali, l’intelligente e fattiva collaborazione della moglie, signora Carla Comana, permisero di raggiungere risultati superiori a ogni aspettativa. Né gli innumerevoli problemi di ordine organizzativo, né le difficoltà di ogni genere, come ad esempio la crisi energetica degli anni Ottanta o la grave crisi valutaria e di mercato degli anni Novanta, hanno impedito una forte espansione nella vendita dei marchi rappresentati.

L’attività di Lorenzo Bonaldi è stata caratterizzata da uno spiccato senso imprenditoriale che lo ha portato a sperimentare con coraggio, concretezza e tempismo le nuove opportunità che il mercato offriva. La dedizione al lavoro, il senso dell’organizzazione, l’intelligenza di accettare senza timore le novità hanno poi permesso di svilupparle con successo, con l’innegabile merito di avere sempre operato verso la creazione di nuove occasioni di lavoro e di sviluppo utili all’intera società.
Ha saputo trasmettere ai cinque figli il senso del dovere e la necessità di impegnarsi nella vita, lasciandoli tuttavia liberi nella scelta della professione e aiutandoli in ogni modo ad affermarsi nelle loro attività.

La passione per l’arte – che si è concretizzata in una raccolta di circa 600 quadri di pittori bergamaschi del Novecento – ha arricchito la sua personalità.
Mai ostentazione né puro investimento, ma amore per la ricerca e la scoperta frutto di una felice intuizione che poteva prendere anche il sapore del rischio. A Lorenzo Bonaldi, infatti, piaceva conoscere, scoprire giovani agli esordi, seguirli con attenzione e incoraggiarli, investendo sul loro futuro e sulla loro sensibilità artistica.
Ed è proprio a questo suo amore per la ricerca e per la scoperta di nuovi talenti che si è legata la scelta della famiglia e della GAMeC di Bergamo di istituire a suo nome il Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize.