In occasione della mostra
ANTONIO ROVALDI – IL SUONO DEL BECCO DEL PICCHIO

La GAMeC di Bergamo promuove il primo ciclo del 2020 del Public Program, la piattaforma di incontri aperti al pubblico strettamente legati al calendario espositivo del museo.

Il programma pensato in occasione della mostra Il suono del becco del picchio, personale di Antonio Rovaldi in visione presso l’Ala Vitali dell’Accademia Carrara di Bergamo dal 13 febbraio al 17 maggio, prevede laboratori, escursioni, workshop, proiezioni, conferenze ed eventi che coinvolgeranno artisti, architetti, critici, musicisti e performer.

Un’occasione preziosa per proseguire collaborazioni consolidate con importanti istituzioni del territorio – tra cui Accademia di belle arti G. Carrara, Bergamo Film Meeting, ORLANDO. Identità, relazioni, possibilità e Festival Danza Estate –, presentando un’offerta culturale articolata, rivolta a diverse fasce di pubblico.

Fil rouge del programma sarà il concetto di margine declinato in base a differenti definizioni e interpretazioni: inteso come limite fisico e mentale; pregiudizio sociale; soglia reale o immaginaria da varcare; confine geografico da mappare.

Gli appuntamenti toccheranno trasversalmente temi importanti e attuali quali l’inclusione sociale, il gender, le tradizioni popolari e le culture ai margini del mondo, per trasformare l’esperienza di Antonio Rovaldi a New York in un modello di indagine del confine, promuovendo una nuova consapevolezza degli spazi periferici come “luoghi di scrittura del domani”.

APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
Mercoledì 26 febbraio, alle 19:00, la Fondazione Sozzani di Milano ospiterà la prima presentazione in Italia del volume The Sound of the Woodpecker Bill: New York City (Humboldt Books), fulcro del progetto End. Words from the Margins, New York City.

Suddiviso in cinque capitoli – come i cinque boroughs della città – composti ciascuno da una selezione di cento fotografie in bianco e nero che documentano la camminata intorno al perimetro di ogni circoscrizione, il volume include un testo di Antonio Rovaldi, le mappe realizzate da Francesca Benedetto e contributi di Francesca Berardi, Cecilia Canziani, Anna de Manincor, Claudia Durastanti, Lorenzo Giusti, Steven Handel e Mario Maffi che presentano una New York ordinaria, nascosta e distante, e contribuiscono a fornire uno sguardo essenziale e contemporaneo attraverso cui scorgere il futuro della città, dei suoi quartieri e dei suoi abitanti.

Alla Fondazione Sozzani Antonio Rovaldi presenterà il volume durante una conversazione con Francesca Benedetto e Lorenzo Giusti moderata da Davide Rapp, video artista, regista e cinefilo.

L’evento segue la presentazione di novembre 2019 all’Università di Harvard e anticipa gli incontri dei prossimi mesi presso Casa Italiana Zerilli Marimò (New York University), promossa da Magazzino Italian Art di Cold Spring, e al Kunstmuseum di San Gallo (Svizzera).

Domenica 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, i Servizi Educativi della GAMeC promuovono l’evento Io non sono margine, io sono confine, che conclude un progetto condotto dall’educatrice museale e artista Camilla Marinoni.
Dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 17:00 sette ragazze ospiti dell’Associazione Agathà di Bergamo, che dal 2010 accoglie adolescenti con situazioni di fragilità sociale, presenteranno ai visitatori della mostra Il suono del becco del picchio una lettura inedita delle fotografie esposte, sulla base del proprio vissuto personale.

Due gli appuntamenti in programma in occasione della 38a edizione di Bergamo Film Meeting, al Cinema San Marco di Bergamo: domenica 8 marzo, alle 15:30, ospiterà Yes, but remember that the city is a funny place, un pomeriggio cinematografico dedicato alla città di New York, in cui le sonorità di It’s Just a Brooken Fork, video di Antonio Rovaldi composto
da un montaggio di immagini fotografiche raccolte dall’artista durante le numerose camminate compiute tra il 2015 e il 2019, si estenderà nella performance live Safari del sound designer e musicista Massimo Carozzi, restituendo l’immagine sonora di una città elastica, interstiziale, lontana e semisommersa dall’acqua.

Sabato 14 marzo, alle 17:30, si terrà invece la proiezione di Picó: Un parlante de Africa en America, documentario del collettivo Invernomuto e di Jim C. Nedd sulla tradizione dei Picos, impianti audio coloratissimi che animano le feste della Costa Atlantica della Colombia.
Un focus sul ruolo delle città portuali colombiane, un tempo strategiche nelle rotte della tratta degli schiavi, e che, a partire dagli anni Sessanta, hanno giocato un ruolo chiave nella diffusione di prodotti culturali – tra cui la musica dell’Africa Occidentale – e di dispositivi tecnologici che hanno posto le basi per la cultura dei Picos. Attraverso una serie di interviste, i protagonisti di questa tradizione approfondiscono un fenomeno sfaccettato, dagli aspetti musicali e visivi abbaglianti, che prosegue l’originario percorso di rivolta contro la colonizzazione.

Mercoledì 1 aprile, alle 18:00, nello Spazio ParolaImmagine della GAMeC Francesco Zanot – curatore, saggista e docente esperto di fotografia contemporanea – condurrà un incontro dal titolo SUBURBIA: fotografia e margini. Immagini delle periferie e dei sobborghi. Lo spazio dove la città finisce nei progetti dei fotografi contemporanei, in conversazione con Alessandra Pioselli, critica, curatrice e Direttrice dell’Accademia di belle arti G. Carrara.

Il 20, 21 e 24 aprile Antonio Rovaldi condurrà un workshop rivolto agli studenti dell’Accademia di belle arti G. Carrara e aperto al pubblico, che prevede approfondimenti teorici ed escursioni alla scoperta dei territori al margine della città di Bergamo e delle sue periferie. Il cammino come pratica estetica e la percorrenza del margine saranno dunque i temi
centrali del laboratorio.

Sabato 9 maggio Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla carriera per la Danza alla Biennale di Venezia 2019, dialogherà con il Direttore della GAMeC Lorenzo Giusti durante un incontro pubblico che si terrà alle 18:30 presso lo Spazio Servizi Educativi della GAMeC.

Quello stesso giorno, grazie alla collaborazione con il festival ORLANDO. Identità, relazioni, possibilità, giunto quest’anno alla sua settima edizione, e con Festival Danza Estate, il performer presenterà, nella sala che ospita la mostra di Antonio Rovaldi, Save the last dance for me, la sua ultima produzione. Punto di partenza della performance è la ripresa della polka
chinata, un ballo di coppia emiliano in via di estinzione danzato da soli uomini, per sviluppare un viaggio vorticoso sulla trasmissione della memoria, sul confine tra tradizione e contemporaneo; una danza sulla vertigine dell’abbraccio, che rievoca i movimenti circolari compiuti da Antonio Rovaldi attorno alle aree di confine newyorkesi. Lo spettacolo si terrà in due repliche, alle 17:30 e alle 20:30.

La collaborazione con il festival ORLANDO prosegue domenica 17 maggio, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale dei Musei che quest’anno ha come tema Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione e si propone non solo di celebrare la diversità di prospettive di cui comunità e musei sono portatori, ma di promuovere strumenti in grado di
riconoscere e superare i pregiudizi legati alle scelte espositive e alle storie da raccontare.
In occasione dell’ultimo giorno di apertura, che coincide con la Giornata Internazionale contro l’omofobia, lesbofobia, bifobia, intersex-transfobia, i Servizi Educativi del museo propongono una modalità inedita di visitare Il suono del becco del picchio, mostra legata al tema del confine come luogo di vita, resilienza e scoperta. Due percorsi guidati d’eccezione, alle 10:00 e alle 11:30, presenteranno la mostra da un punto di vista che esprime diversità, orientamenti sessuali e identità di genere capaci di attivare inedite riflessioni e di sottolineare quanto il museo sia un luogo polifonico, inclusivo, in cui ciascun visitatore è chiamato a mettersi in gioco.