Martedì 18 dicembre, ore 20:30, l’Auditorium di Piazza Libertà ospiterà l’ultimo incontro del ciclo Public Program, legato alla mostra Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile.
Nato dalla collaborazione tra GAMeC e Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo, a partire dal mese di ottobre il progetto ha indagato il rapporto tra arti visive e scienza – tema chiave dell’esposizione – e ha visto la collaborazione di BergamoScienza e Lab 80.

L’appuntamento conclusivo vedrà protagonista il film Almost Nothing – CERN: la scoperta del futuro (2018) di Anna de Manincor | ZimmerFrei, che guiderà il pubblico alla scoperta di una delle istituzioni scientifiche più importanti al mondo.

Il punto di vista del racconto, però, non è solo prettamente scientifico: la regista, membro del collettivo ZimmerFrei, lascia il Bosone di Higgs e le onde gravitazionali sullo sfondo per puntare l’obbiettivo sugli esseri umani che lavorano in questo labirinto di corridoi, cavi e componenti metallici di alta precisione.
Osservando con passione e ironia una comunità scientifica al lavoro, votata alla ricerca e alla scoperta del futuro, ci mostra gli abitanti di una vera e propria città in cui non c’è spazio per i concetti di nazionalità o religione, e in cui è possibile cambiare le sorti dell’intera umanità.

L’incontro sarà introdotto da una presentazione a cura di Anna de Manincor e Claudia D’Alonzo – ricercatrice, curatrice e docente dell’Accademia di belle arti G. Carrara.
A conclusione della proiezione, l’artista e regista sarà inoltre protagonista di un confronto con Valerio Re, fisico associato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Sezione di Pavia e docente di Elettronica all’Università degli studi di Bergamo, che permetterà al pubblico di approfondire le tematiche trattate dal film.