La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo inaugura il terzo intervento per Palestra, la nuova iniziativa rivolta agli esponenti più giovani della scena artistica contemporanea. Dopo aver ospitato le mostre di Alberto Guidato e Stefano Romano, la struttura di vetro e legno posta al centro del cortile della GAMeC accoglie un progetto inedito di Fabio Palmieri.

Il lavoro di Fabio Palmieri si presenta come la realizzazione tridimensionale, su scala umana, del salotto della famiglia Simpson interamente riprodotto in carta. Gli spettatori potranno entrare in quella che è la replica esatta della stanza dove la famiglia, protagonista di uno dei cartoni animati più famosi degli anni ’90, celebra i suoi riti quotidiani intorno alla TV, insieme focolare domestico e totem da adorare.
costruisce in questo modo una copia dell’originale televisivo sottolineando, però, la dimensione della fragilità, della messa in scena e dell’equilibrio precario tra realtà e finzione. Il mondo lucido e a tinte acide di questo cartone animato è reso in tutta la sua incertezza, come un castello di carte da gioco sul punto di crollare. Il principio costruttivo stesso di quest’opera – imitando i giochi con cui i bambini ritagliano sagome nella carta e, incastrandole, costruiscono volumi – rende il mobilio dei Simpson replicabile e trasportabile come se l’intera loro abitazione fosse un prefabbricato inabitabile, sospeso tra realtà e immaginazione.
La scelta del soggiorno non è casuale: il regno della TV è anche il luogo in cui i Simpson vengono a contatto con il mondo nella maniera più mediata e, paradossalmente, più vera. È la stanza, infatti, dove ciascun membro della celeberrima famiglia mette in scena i propri desideri, le proprie aspirazioni, la sua natura più autentica – a volte addirittura gli istinti più bassi e un egoismo privo di falsi pudori. Ma è anche, tuttavia, il luogo in cui questa famiglia si riconosce, suo malgrado, nei propri valori più intimi.
Mettendo in scena la finzione, il consumo televisivo, le contraddizioni e i paradossi del quotidiano, Palmieri ritrae i Simpson come straordinariamente umani e in tutta la loro realtà, come esseri goffi e innocenti sempre sul punto di cedere sotto il peso delle loro stesse apparenze.

Fabio Palmieri (Napoli, 1974) vive e lavora a Milano. Ha esposto in mostre collettive al MACRO di Roma, all’Associazione Culturale VistaMare di Pescara (2002), allo spazio di Viafarini a Milano (2000), al Museo della Permanente, Milano (1999) e al Museo di Capodimonte, Napoli (1997).